Sul significato di privato consumatore vi sono alcune incertezze. Alcuni sostengono che tale qualità spetti a chiunque acquisti per consumare nell’ambito dei propri bisogni, senza destinare la cosa acquistata alla successiva rivendita o all’utilizzazione in processi produttivi. Se si accoglie questa interpretazione possono essere privati consumatori sia un singolo che una società, o un ente o un commerciante. Secondo un’interpretazione “letterale” sembra che privato consumatore possa essere solo colui che consuma il prodotto acquistato nel proprio ambito domestico e non anche colui che consuma la cosa acquistata nella propria azienda commerciale o industriale, usando ed impiegando la cosa stessa senza trasformarla. Infatti ove si destini il bene acquistato a scopi attinenti all’esercizio di attività commerciali – le quali si svolgono a contatto del pubblico e per il pubblico – l’uso e il consumo del bene non avviene in privato perché non è più ristretto alla sfera personale dell’acquirente, ma diviene oggetto di scambio in senso lato.